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Guadagnare con un sito eCommerce è facile oggi? Per niente, anzi è assai complicato. Noi con molta razionalità e calma vi spieghiamo perché è complicato guadagnare con un sito eCommerce oggi e quando dovete diffidare da alcuni “stregoni del marketing” che vi invitano “con i vostri soldi” a fare uno o più di uno di siti eCoommerce.

Non crediamo che l’eCommerce sia il male del mondo per carità, ma spesso e volentieri ci tocca dire di no di fronte a richieste di clienti che desiderano realizzare un sito eCommerce… e perché diciamo di no? Perché sappiamo a quali grane andiamo incontro noi in quanto web agency e a che grane andranno incontro loro e dunque, da bravi consulenti rispondiamo, non fatelo! 🙂

Quali siti eCommerce sì e quali no

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Facciamo ordine, e soprattutto non facciamo di tutta l’erba un fascio. Noi non diciamo “eCommerce = morte”, perché l’eCommerce paradossalmente è un idea geniale, è una vetrina che, tramite costi fissi inferiori ad un negozio fisico, ci consente di raggiungere clienti in tutto il mondo. Ma attenzione, essendo che il mondo cambia e i mercati cambiano ancora più in fretta, non siamo d’accordo quando l’eCommerce tratta un certo tipo di prodotti… e qualì? Questi che elenchiamo qui sotto:

  • prodotti che hanno tutti, Amazon in primis
  • prodotti per i quali si è puri rivenditori
  • prodotti che ha senso provare, anzi, ha senso tastare con mano

Prodotti No eCommerce

Iniziamo con il parlare dei prodotti NO eCommerce.

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Prodotti che hanno “tutti”

Se davvero volete guadagnare con un sito eCommerce, cercate di non cadere in questo macabro errore! Si tratta dell’ABC del marketing online, anzi del brand positioning come direbbero alcuni, nel senso: individuate una nicchia di prodotti, se volete avviare una qualsiasi attività commerciale online e non solo oggi, e che possibilmente non vende nessuno o quasi…

…è facile? No, è difficilissimo ma necessario, altrimenti si rischia di chiudere in tempi nemmeno troppo brevi, anzi brevissimi, tanto che a volte non bastano manco budget imponenti alle spalle per salvarsi. Ecco perché ci sono clienti che ci tocca rifiutare in agenzia: perché non “concepiscono questo concetto”.

Ricordiamoci che esistono Amazon, Spartoo, Zalando, ecc., ovvero siti eCoommerce giganteschi pronti a tutto per vendere di tutto, con budget incredibili (veramente incredibili) e con team di esperti di marketing alle spalle super pagati proprio per incrementare le vendite… volete mettervi contro queste corazzate? Volete davvero vendere aspirapolveri, scarpe da tennis, iphone e elettrodomestici in tutto il mondo senza avere un’esclusiva, un prodotto di nicchia, un qualcosa che questi bestioni non riescono (e chissà per quale motivi non riescono) a vendere?

Non fatelo, lasciate perdere, la maggior parte sono mercati saturi, ricolmi di competitors agguerriti.. Parliamo di un bagno di sangue sul serio, non c’è campagna AdWords, SEO e Facebook ADS che tenga. L’unica vostra speranza in situazioni del genere è che, per motivi non facilmente prevedibili, ci siano “pertugi” in relazione ad una linea di prodotto dove anche i grandi lasciano un po’ a desiderare in quanto strategia (tipico il caso in cui Amazon non possiede in magazzino un certo tipo di prodotto e non può sfruttare la sua potenza di logistica proprio perché il prodotto in questione è inserito solamente all’interno del suo marketplace) … Detto ciò le eccezioni confermano la regola, quindi fidatevi, lasciate perdere.

Siete solo rivenditori

Ok, avete un prodotto decente, mettiamolo così, e voi siete un intermediario, avete un magazzino dove depositate i prodotti che acquistate da terzi oppure non avete manco un magazzino, una sorta di dropshipping (vendere online per conto terzi appunto senza uno store in house) fidatevi: vendere sarà un macello se non avete un prodotto inserito in una nicchia nella quale i bestioni non possono entrare. E i margini? I margini in quanto rivenditori saranno bassi, anzi no, bassissimi.

Prodotti che non vanno bene online

Facciamo un esempio, parliamo di cosmetica. Per anni qui da Effettoundici ci siamo massacrati il cervello e le viscere per cercare di far vendere un eCommerce di un nostro cliente di cosmetica, c’è da dire che qualcosa alla fine si era anche mosso… (qualche pertugio c’è nella galassia del beauty, qualcosa di vendibile online anche in categorie di prodotto occupate dai bestioni di cui vi abbiamo parlato poc’anzi) ma c’era un problema enorme, il Cliente non voleva assolutamente dispensare campioni. In pratica, il brand non essendo molto conosciuto necessitava per forza di essere “provato”, “testato”, “tastato con mano”, e quindi le richieste di questo tipo abbondavano senza poter essere soddisfatte. Il Cliente non ne voleva sapere di inviare campioni e dopo due anni ha chiuso.

sito eCommerce

Pricing nell’eCommerce

Aggiungiamo anche un’altra questione, il problema del prezzo. Se avete un negozio online con tanto di magazzino e se avete prodotti che costa poco “tenerli nello store” e che hanno un prezzo molto concorrenziale, allora le cose un po’ cambiano al di là che siano di nicchia o ultra-mainstream… ma lasciamo perdere questo discorso perché si entra in una questione relativa al pricing di un eCommerce che merita almeno un post a sé 🙂

Quando invece ha senso fare un eCommerce

Sono 3 i casi in cui noi consigliamo di fare un eCommerce:

  • “attività di spalla” ad una forte attività già ben messa offline
  • produttori di un prodotto di nicchia
  • produttori/venditori di prodotti digitali che non necessitano magazzino

In questi 3 casi precisiamo che “non scappiamo quando ci chiedono di fare un eCommerce”, perché riteniamo abbia comunque senso e che possa essere un valido canale di vendita. Detto ciò, un mantra estremo se si decide di investire in qualsiasi business connesso al commercio elettronico, è quello di capire se siamo non dico gli unici a vendere quel prodotto/servizio, ma almeno tra i pochi a farlo… 😉

imprenditore ecommerce

Attività di spalla ad un negozio offline ben avviato

Il vostro sito eCommerce è la spalla di un negozio che ha già un brand forte e sviluppato alle spalle? Ok, forse potreste guadagnare con un sito eCommerce ma sappiate che oggi a causa dell’altissima concorrenza comunque non basterà la “potenza del vostro brand”, a meno che non siate “Apple” per intenderci. Dunque avrete sì delle vendite online ma dovrete essere bravi ad investire con cautela e con intelligenza il vostro denaro in azioni di marketing digitale degne di nota.

Produttori di un prodotto di nicchia

Producete “olio di topo in biomassa” e vi siete resi conto che c’è domanda? Siete gli unici perché avete un brevetto e volete raggiungere dei clienti in Francia con il vostro store online? Ok, va bene, procedete con l’eCommerce… attenzione però, non crediate sia sufficiente una semplice piattaforma dedita all’acquisto del prodotto e allo “strisciamento” di una carta di credito… ci vorranno investimenti di marketing anche qui particolarmente oculati, specie se volete vendere in un paese straniero.

Produttori/venditori di prodotti digitali che non necessitano magazzino

Attenzione, avete file/pdf/video in streaming da vendere online? Anche se spesso i margini sono bassi (Udemy vende corsi online in tutto il mondo di tutti i tipi a 10 euro l’uno… riuscireste a competere?) c’è da dire che per lo meno avete qualche possibilità di spuntarla. Questo proprio perché la riduzione di costi fissi in tal caso è pressoché totale sul prodotto in sé, in particolar modo se lo producete voi e la gestione del prodotto essendo digitale è nettamente più flessibile. Detto ciò investire anche qui online in azioni di marketing non è obbligatorio, è fondamentale! Altrimenti chiudete domani.

Ok volete ancora fare un sito eCommerce? 🙂 A parte tutto, ognuno è libero di fare ciò che vuole ci mancherebbe, i nostri sono puri consigli di chi ne vede tante, e forse troppe ogni giorno nel fatidico mondo del digital marketing… 😉