+39 338 2498107 info@effettoundici.it

I nostri siti web a volte non spiccano il volo come noi vorremmo. Solo un intervento determinato e coerente di SEO on site può fare qui la differenza. Quali sono i siti che hanno pagine morte? Quando ci accorgiamo che un sito, pur ben posizionato non è in grado di spiccare il volo? Scopriamo in questa piccola guida come ottimizzare un sito con alcune specifiche tecniche di SEO on site.

Ottimizzazione di un sito: rivitalizzare pagine web “morte”

C’è un piccolo trucco per capire quando qualcosa non funziona come dovrebbe in ottica SEO (a parte il fatto che è lapalissiano quando le pagine sono tantissime e il traffico è poco anche i lead e le vendite scarseggiano… insomma è chiaro che ci sono dei problemi!)

il sito in questione è sempre bloccato a quota 500 visite uniche giornaliere, un grande classico: pur avendo ottimi posizionamenti organici questo sito non riesce a sorpassare il tipico scalino che lo proietterebbe in un’altra categoria, stiamo parlando delle canoniche 10.000/15.000 visite uniche al mese!

Il sito in questione paragonato ad un sito piccolo – come vedete nell’immagine qui sotto – ha un traffico di pessima portata.

Abbiamo potuto analizzare questo caso che come vedete è allarmante in relazione alla proporzione pagine/visite!

657 pagine Vs le 42 del sito qui sotto!

Schermata 2019-10-29 alle 16.10.14

 

Come mai accade questo?

  • Il sito di 657 pagine ha tante pagine che non emergono proprio perché si cannibalizzano l’un l’altra
  • il sito di 657 pagine  questione ha tante pagine che non emergono perché non hanno mai avuto una “sincera” rivisitazione del contenuto e i tag HTML sono stati strutturati (delle singole pagine) in maniera non molto corretta in passato.

Cosa dobbiamo fare?

Dobbiamo intervenire on site!

Come ottimizzare SEO un sito già “vissuto”

La prima mossa da fare è capire dove intervenire SEO on site e dove invece eliminare del tutto le pagine che non ci servono. Stiamo parlando di uno step fondamentale che non lascia spazio a strambe interpretazioni: qui o si ripristina una pagina o la si cancella dalla “faccia di Google”.

“Cancellare/eliminare una pagina all’interno di un sito internet, proprio perché non produce, significa sostanzialmente entrare nel magico mondo della SEO Tecnica, ovverosia tutti quegli interventi SEO on site che non si basano sul contenuto, bensì sulla struttura della singola pagina web e di conseguenza di tutta l’architettura del sito in questione: Redirect 301, applicazione di un disallow direttamente da file robots.txt, applicazione del no index sulla singola pagina in questione, ecc

Tutti questi interventi sopra citati rappresentano il fulcro del mestiere del SEO Specialist, dunque colui che interviene on site rimettendo in ordine un sito in modo da non sprecare il preziosissimo crawl budget che Google ha a disposizione ogni giorno e che come sapete non ama sprecare con siti disordinati e mal fatti a livello di Usability.

Ma qui focalizziamoci su quegli interventi SEO on Site lato contenuto

Come “lato contenuto” intendiamo 3 tipici interventi:

  • restaurare una pagina web dal punto di vista grammaticale
  • rinvigorire il contenuto di una pagina web: nuovi dettagli, aggiornamenti, spunti vari ecc
  • lavorare sui title di una singola pagine in modo da renderli più cliccabili

Prima di fare tutto ciò però…

Analizziamo i posizionamenti del nostro sito internet: per intero e per singola URL

Quest’azione ci interessa per capire su quali parole chiave dobbiamo “spingere” e dunque far convergere le nostre pagine morte.

Anche qui dobbiamo seguire un criterio molto preciso per eseguire quest’operazione.

Capite bene che questa fase è fondamentale quando andiamo ad intervenire on site lato contenuto, nel senso, qui andiamo a capire su quale parola chiave basare il nostro intervento SEO on site.

Alcune parole andranno prese in considerazione, altre no:

  • prendiamo in considerazione solo le parole che sono facilmente ri-posizionabili, e che in rapporto alla URL che stiamo analizzando si sono già posizionate entro la seconda/massimo terza pagina di Google
  • prendiamo in considerazione le parole con un volume di ricerca “importante” che hanno caratteristiche transazionali di un certo rilievo

seo on site

Ci interessa intervenire per migliorare la keyword Corso React che come vedete ha un CTR molto basso e sulla SERP (lo controlliamo su Google) ha un posizionamento intorno alla 30° posizione per la URL che all’interno della Console abbiamo analizzato tenendo presente del fattore (è uguale a)

Ecco la pagina in questione

ottimizzazione di un sito

seo on site

 

Qui ci sono una serie di problemi:

  • il contenuto è vecchio, manca l’aggiornamento tipico della “scheda prodotto di un corso”, pertanto qua siamo di fronte ad un contenuto incapace di rispondere in modo contestuale al search intent che si cela dietro la parola chiave “Corso React”, una parola chiave di tipo transazionale che non facciamo fatica a capire che nasconde nel suo intento di ricerca appunto la volontà da parte dell’utente di conoscere il prezzo, la location e il programma del corso.
  • non è stata fatta la “disseminazione di correlate all’interno del testo” in relazione alla keyword per la quale lo stiamo facendo convergere, pertanto “Corso React”, ecc.
  • struttura dei tag HTML imprecisa, la convergenza sulla parola chiave “Corso React” non è così forte e bisogna proprio rimetterla in piedi.

Bisogna intervenire cercando di portare in prima pagina la parola chiave React!

Ultimo check prima di iniziare a lavorare sulla nostra pagina

Su altre pagine (URL) del medesimo sito è già stato ottenuto un posizionamento per la kw “Corso React”?

Guardate, ci aiuta la Console Search, così in questo modo, ecco raffigurata qui sotto la risposta che stiamo cercando.

Facciamo un check, questa volta selezionando il tasto  Prestazioni — Query — Pagine ed ecco che vi troverete di fronte a questa schermata che dimostra come due URL diverse hanno un posizionamento per la medesima  “query”, ovverosia “Corso React”.

ottimizzazione di un sito

Cannibalizzazione della kw e redirect 301

Cosa significa Cannibalizzare? Quando due URL diverse puntano alla stessa parola chiave Google si confonde e non sa bene come muoversi, pertanto stiamo cannibalizzando… come risolvere questa spiacevole situazione?

  • Fregarcene: sì possiamo anche fregarcene della cannibalizzazione ma ci deve essere un parametro ben chiaro e consolidato per “fregarcene”. Ce ne freghiamo se la kw in questione “Corso React” ha un posizionamento oltre la 40° posizione sulla SERP per la URL “A”, mentre la “B” è ancora migliorabile poiché in seconda o terza pagina. Questo è lo schema mentale che dovete seguire per “Fregarvene“.
  • Redirect 301 su quelle URL che hanno posizionamenti identici ma che sono troppo indietro e che quindi devono essere reindirizzate verso le URL che hanno posizionamenti migliori.

Un ottimo rimedio anti-cannibalizzazione: il redirect 301

Un Redirect 301 ha di buono che è una mossa sempre utile e duttile poiché un Redirect 301 non consente a Google di consumare ingenti dosi di crawl budget, il redirect  funge da tappo in relazione a quel contenuto che di fatto, una volta cliccato da un utente si reindirizza verso un’altra URL salvaguardandone il posizionamento organico e anzi trasferendolo in capo ad una nuova URL.

Ti serve una consulenza SEO? La prima è gratuita, contattaci!