+39 338 2498107 info@effettoundici.it

Dopo il nostro appello di due settimane fa verso i progetti SEO più esilaranti in assoluto che vogliono prendere parte della nostra rubrica “interviste effettive” e dopo aver analizzato una serie di siti davvero interessanti ecco che ci ritroviamo con Fabrizio Giancaterini, founder di UpGo.news, un bolide di news per grandi e piccini che da anni fa incetta di traffico senza preoccuparsi più di tanto di nicchie e robe varie… ci ha subito colpito, e sono partite le domande… 🙂

upgonews

UpGoNews…  mi fa un po’ pensare, si parla tanto di nicchie di mercato, robe verticali a volte verticalissime e tu fai UpGoNews, telefonia e tanto altro ancora… Molta competizione e non solo. Spiegaci questa follia… 😉

Sono un fan anche io delle verticalità ed oggi davvero non c’è altra via per ottimizzare bene. Sicuramente però UpGo.news è un progetto complesso, verte su topic molto caldi, in più ambiti dove bisogna produrre una marea di contenuti. Gestiamo argomenti molteplici con un’architettura di sottodomini. È un tipo di strategia SEO che ho già applicato in diverse occasioni e che può dare, se fatta bene, grandi soddisfazioni. Insieme ovviamente ad una costante cura dei contenuti, soprattutto quelli datati. Con un progetto così ambizioso comunque la vera sfida è relazionarsi con più collaboratori e avere il coraggio di delegare.

Come monetizza sto rullo compressore di news? AdSense o affiliazioni varie ?

Entrambe. Non usiamo concessionarie pubblicitarie e quindi andiamo direttamente di Adsense per le unità standard. Molto più interessante per noi, l’affiliate che spingiamo con attività di native advertising sul sito. L’affiliate che realizzo grazie ad un partner davvero straordinario con il quale lavoro da tempo – e che ringrazio – non è solo una forma di guadagno ma proprio un approccio alla creazione di contenuti. Non si tratta di mettere link buttati a caso, dove passano i traffici ma di creare contesti fertili per l’inserzionista. Mantenendo alto il livello di sincerità e fiducia con i follower. Ho prodotto numeri interessanti con diverse campagne.

Io e te già ci siamo conosciuti nell’ambiente dello “Spaccio di link”, e già sapevo molte cose di te… insomma tu dopo le tue multiformi esperienze nel marketing digitale… ti senti più SEO? più Social Media Marketer? più founder, visionario, imprenditore.. insomma più cosa se c’è un “di più” nel tuo profilo?

Mi occupo di comunicazione digitale. Ma non sono proprio a mio agio con le definizioni. La SEO mi appassiona solo dal lato della relazione e delle reti di significati. Anche professionalmente, per consulenze e cose così, vengo contattato sempre sulla base di mie skills, attitudini ed esperienze passate e mai come circoscritta figura professionale. Quello basato fortemente sul personal brand è secondo me l’approccio più solido, per stringere nuove relazioni. E non parlo di soldi ma di qualità. Di fare cose belle. Utili davvero agli altri. Poi se proprio devo scegliere tra le cose che hai detto, accendo “visionario”, che fa sempre figo.

Non essere timido, un range di visite di UpGo… giornaliere… e pagine viste ovviamente

Come ti dicevo UpGo.news vive anche di affiliate e quindi di relazioni stabilite con un pubblico ben preciso. E quello è un ambito dove non contano quante visite ma quali visite. Lo so che è un pistolotto che sembra sempre retorico ma davvero in alcune circostanze è così. La parte più breaking news del sito vive invece di traffici più elevati, anche grazie alle spinte di Google News e delle AMP, essenziali per sfruttare l’aggregatore di notizie. Siamo sulle 700 mila total visits / mese.

Che progetto è UpGoNews… diciamo, mi avevi parlato di svariati siti che tu in passato avevi portato in Google News e poi avevi venduto… qui come andrà a finire?

Ho tirato su diversi progetti, ad esempio blog su Google News, che ho rivenduto in fretta. Avessi più tempo lo farei ancora e più di frequente. C’è un sacco di gente che ha idee ma che fa ovviamente fatica nella fase di startup e nell’individuare modelli di business sostenibili, in tempi accettabili. Ecco tempo permettendo mi piace aiutare soprattutto in queste fasi iniziali. In realtà svolgo pochissime consulenze perché spesso è proprio sbagliato l’approccio mentale delle aziende. Sul guadagno con l’online, penso tu sia concorde, girano davvero troppe leggende. Con UpGo.news si è però creata una situazione diversa proprio grazie alla rete di relazioni che ti dicevo. Con player dell’affiliate ma sopratutto rapporti diretti con le telco. Il mercato delle telecom è davvero super interessante e in un momento molto importante. L’idea è continuare a contribuire all’incontro tra consumatori e provider. Finché mi diverto vado avanti su questo e con altre cose appassionanti che sto portando avanti. Poi oh, sei del mestiere e sai benissimo che alla fine, ogni progetto è sempre un po’ in vendita

Nicchie interessanti sulle quali intavolare un progetto SEO serio?

Veramente la competizione come sai benissimo oggi è tanta e praticamente in tutti i settori. Non consiglierei nicchie interessanti piuttosto incoraggerei a concentrarsi su propri possibili interessi monetizzabili. La passione, il divertimento, il desiderio di condividere sono la marcia in più di ogni progetto SEO. Serve nel business digitale quella spinta che ti fa fare le 3 del mattino pieno di entusiasmo. Senza sentirti troppo stanco. Perché stai lavorando ad un progetto che ti piace. Secondo me quello può essere un buon punto di partenza. Meglio non forzare troppo la propria natura per inseguire sto mito dei big money.

In linea generale comunque, sempre studiare molto bene i competitor e – sarò banale – cercare di approcciare allo specifico mercato in maniera assolutamente inedita. Google e il pubblico alla fine premiano davvero quelli che non somigliano a nessuno

La SEO è morta… no scherzo, se fosse morta noi chiudiamo domani… ok, a parte tutto, il futuro della SEO?

Tutto muore e rinasce in continuazione. L’unico modo per stare dietro a tutto è fare quello che fai anche tu, e che abbiamo fatto tutti: lasciarsi contaminare. Fondere esperienze e storie differenti. Per questo mi trovavo stretto nelle definizioni professionali che elencavi prima. Oggi per paradosso un bravo SEO è secondo me obbligato a studiare fonti di traffico alternative. Non è saggio sul lungo periodo dipendere solo da Google e comunque Google tiene sempre più in considerazione fattori brand che fino a poco tempo fa avevano poco a che fare con la SEO in senso stretto. Oggi è indispensabile un orientamento più olistico al concetto più ampio di visibilità. Per restare uguali, fedeli a sé stessi, alla fine, è necessario cambiare costantemente. E la SEO non fa eccezione.