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Quanto incide in ottica SEO la usability di un sito web? Non tanto, tantissimo. Oggi vediamo perché incide così tanto e tiriamo fuori alcuni spunti che vi faranno davvero riflettere su quanto possa essere importante occuparci della navigabilità del nostro sito web e non solo.

Cosa vuol dire “Usability in ottica SEO?

Vuole dire esattamente impostare la navigabilità del nostro sito web in modo del tutto orientato alla SEO, quindi sfruttando i principi basici della user experience dell’utente che arriverà sul nostro sito, ma anche e soprattutto la user experience del crawler di Google una volta che scansionerà il nostro sito.

Sì avete capito bene, la usability di un sito comprende tutta una serie di fattori che incidono sulla realizzazione in sé e per sé del nostro sito web e che quindi non possono far altro che coinvolgere tutto quanto concerne la SEO Tecnica, quella SEO che in pratica prescinde dal contenuto e che si concentra appunto su fattori per così dire prettamente tecnici relativi all’architettura di un sito.

Per agire in termini di usability in ottica SEO

Per agire in questi termini non possiamo far altro che metterci nei panni del crawler, dunque constatando come i primi due file del nostro sito con i quali Google si rapporterà sono il robot.txt e la sitemap. Il robot.txt è un po’ il fulcro di una certa SEO Tecnica basata sulla usability di un sito web secondo gli occhi di Google, o meglio secondo la scansione e dunque la navigazione all’interno del sito appunto da parte dei bot di Google.

Dobbiamo dunque preoccuparci che il magma mutevole dei contenuti del nostro sito, oltre che navigabile per l’utente, lo debba essere anche per il crawler di Google? Dunque che fare quando vediamo i nostri siti perdere posizionamento? Ha senso ricercare una causa di perdita di posizionamento nella poca cura di quest’aspetto della SEO, quindi nella usability del crawler?

Assolutamente sì, certamente per migliorare tutto quanto detto bisogna sapere intervenire sul robot.txt efficacemente, conoscendo alla perfezione come manovrare in ogni occasione le tipiche terminologie del file, dal “no index” al “disallaw”…ecc seo-usability-synergy

 

Agire direttamente sul sito web per migliorare la Usability in ottica SEO

Possiamo anche non troppo focalizzarci sul robot.txt, se infatti non siamo sicuri di ciò che stiamo facendo – sempre infatti meglio rivolgersi in questi casi ad un esperto SEO – anche perché, pasticciando all’interno di questo file si rischiano di fare seri danni…  e allora cosa si può fare in maniera alternativa?

Bisogna riuscire a progettare il nostro sito nella maniera più performante possibile proprio in vista del passaggio del crawler, ad esempio non sottovalutando tutto quanto concerne la homepage che deve contenere tutti i search intent maggiormente caratterizzanti il nostro business, proprio perché è proprio dalla home che parte tutto il processo di scansione (vedi il tipico esempio di una sitemap xml che mette appunto la home in cima alla lista come primo punto di approdo per i robot dei motori di ricerca ) e Google preferisce “andare subito al sodo” e non star a perdere tempo immemore scrutando l’infinità di un sito che ha tantissimi articoli inutili peraltro “sepolti in chissà quale cassetto”… 😉

I CMS, peraltro, si prestano particolarmente alla composizione di una homepage secondo i propri gusti di usability – lo si può fare senza conoscere una riga di codice per essere chiari – e lo si fa partendo dalla sistemazione dei box degli articoli più recenti agli articoli più letti; tipico è il caso di WordPress nella sidebar con determinati tipologie di widget che ci consentono di sottolineare subito di primo acchito cosa vogliamo far emergere agli occhi dell’utente e di Google una volta che l’utente e il crawler atterrano sulla nostra homepage.

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