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Chi non conosce Google Trends? E’ pressoché impossibile oggi per chi lavora nel digital marketing non è essersi imbattuto in Google Trends almeno una volta. Con questa mini guida vogliamo mettere in chiaro a cosa serve Google Trends, cos’è Google Trends e come usarlo in rapporto ad altri due tools di fondamentale importanza per chi si occupa di SEO e SEM: SEMrush e SEOZoom.

Vogliamo fare questo perché ci rendiamo sempre più conto che ci sono delle interpretazioni di questo fantastico tool sempre più confuse, inadeguate ai veri parametri di analisi che vengono analizzati con Google Trends e tutto questo ci mette in condizione di fare un certo tipo di chiarezza sul punto.

Google Trends: cos’è e a cosa serve

Google Trends è un tool free di Google che ci dà l’opportunità di analizzare i trends del momento in relazione ad un determinato mercato (commodities, food, viaggi, ecc). Non è un tool che ci dice esattamente quante persone cercano quel determinato termine di ricerca.

Ok, sembra una sciocchezza ma badate bene che non è banale ciò che stiamo per dire. Altra considerazione da fare: tutti i dati che vengono presi in considerazione da Google Trends non sono per forza termini di ricerca, sono infatti anche “argomenti”. In questa nostra mini guida vediamo insieme come interpretare i “termini di ricerca”, mentre per “argomenti” andremo più a fondo in un altro articolo del nostro blog.

google trend

Come Google Trends analizza i trends del momento? Quali sono i dati che Trends ci mette in condizione di osservare

Ed eccoci dunque dove volevamo arrivare con questa mini guida. Nell’immagine qui sotto vedete come dobbiamo utilizzare Google Trends se vogliamo ricavare una serie di info utili, pertanto dovrete:

  • impostare una comparazione tra termini di ricerca
  • un intervallo di tempo
  • una zona/regione/paese di riferimento

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Google Trends è sempre e comunque un tool di comparazione, e qui iniziano alcune difficoltà nell’utilizzo. Nel senso che Google Trends non ha nessun senso se non vengono comparati dei dati, in questo caso, come vedete dall’immagine qui sopra, stiamo comparando due termini di ricerca “libro” e “serie tv”.

L’utilizzo avanzato di Trends infatti è proprio dovuto a come vengono messi a confronto determinati termini di ricerca in relazione ad un mercato di riferimento. Un ottimo lavoro lo ha fatto Ryan Levesque nel libro “Choose” che vi consigliamo di acquistare su Amazon e di leggere tutto d’un fiato.

Come funziona Google Trends

Google Trends, come dicevamo, non è altro che un raccoglitore di dati connessi ad un valore nominale espresso in una scala di valore chiamata “interesse da 0 a 100”.

Google Trends è soprattutto un tool capace di comparare dati e di raggrupparli in un’unica fattispecie che è facilmente riassumibile in questo sillogismo “interessano più i libri o le serie tv in un determinato periodo dell’anno ai nostri potenziali consumatori?” (divisi per regione, nazionalità ecc”).

Pertanto è sempre e comunque un tool che esclude in maniera perentoria l’analisi verticale di un dato. Cosa vogliamo dire con questo? Che se volessimo realmente conoscere quante persone in Italia stanno cercando su Google la parola “libro” ecco che tools come SEOZoom e SEMrush sono assolutamente oggi gli strumenti più idonei a restituire questo tipo di dato, non di certo Trends.

Google trend

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Non solo tools esterni a Google, possiamo ricavare questo tipo di dato anche attraverso il Keyword Planner Tool di Google all’interno di AdWords.

Query Associates Google Trends

Nell’immagine qui sotto ecco che possiamo scorgere le ricerche così dette query associates al termine di ricerca principale della nostra analisi, queste ricerche altro non sono che un’analisi di termini di ricerca connessi al termine di ricerca principale e che vengono raggruppati all’interno del parametro “scala di interessi da 0 a 10”, sempre in riferimento a precise zone geografiche e a lassi di tempo prestabiliti.

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Ed ecco qui che iniziamo ad entrare nella parte succosa di questa guida. Come mai dunque se vado su SEOZoom ho questo risultato? E’ un risultato in contraddizione al “volume” del trend che viene analizzato da Google Trends? No, e ti spieghiamo il perché non sussiste nessuna contraddizione bensì una spiegazione altamente razionale.

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Trends infatti non mi dice l’opposto, mi dice la stessa cosa ma tramite una modalità differente. GoogleTrends rappresenta una cosa che SEOZoom e SEMrush non dicono: il valore del trend relativo ad un termine di ricerca inteso su una scala di valore di interesse da 0 a 100, non il volume di quante persone al mese cercano su Google quel dato (nell’immagine qui sopra infatti si vede come serie tv sia un termine di ricerca altamente più ricercato di “libro”, inteso questo dato come volume di ricerca medio mensile).

Come possiamo dunque comprendere quanto abbiamo appena detto? Semplice, andate piano piano ad analizzare ogni keyword relativa alle query associates che vengono mostrate in questo riquadro qui sotto.

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Se andiamo a vivisezionare tutte queste parole chiave e ne studiamo il volume di ricerca mensile capiamo subito che il gruppo query associates relativo a “libro” è superiore a quello relativo a serie tv in termini di vol. di ricerca.

Se sommiamo tutti i volumi di ricerca (grazie a SEOZoom e SEMrush) ecco che vediamo come la parola Libro ha un trend più potente in un determinato periodo in Italia in rapporto a Serie Tv, ma di contro la singola parola chiave libro è meno cercata dagli utenti su Google in rapporto a serie tv!

Conclusioni analisi di un mercato in ottica SEO/SEM

Analizzare un mercato di riferimento utilizzando solo una modalità (dunque un solo tool) è sbagliato a nostro avviso. E’ sempre meglio incrociare i dati relativi ai trends del momento e al tempo stesso analizzare a che volume di ricerca mensile corrisponde il nostro trend che abbiamo deciso di analizzare, nel nostro caso “libro” e “serie tv”.

Perché è importante fare questo? E’ importante fare questo perché solo così possiamo realmente conoscere cosa vogliono e cosa stanno cercando i nostri potenziali clienti nel web…. non vorrete mica ritrovarvi a lanciare prodotti e servizi che nessuno vuole realmente?

Abbiamo oggi i tools che ci offrono questa splendida opportunità sia gratuitamente che a pagamento (SEOZoom e SEMrush) a costi più che sostenibili. Se hai intenzione di provare SEZoom dai un’occhiata a questa nostra guida sull’utilizzo e poi facci sapere— Clicca qui —- >!