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Siamo in compagnia di Marco Vagnozzi, autore emergente che si occupa di saggistica e narrativa e che da poco ha pubblicato il libro “La riviera dei morti Viventi“.

Ciao Marco, facciamo prima una premessa e cerchiamo di capire cosa ci fai su un blog di web marketing a rispondere alle nostre domande effettive… 

Abbiamo parlato molto, moltissimo di selfpublishing all’interno del nostro blog e siamo andati anche un po’ oltre, dando un’occhiata a quelle forme di business che oggi come KDP di Amazon stanno caratterizzando enormemente i business online…

In pratica editoria e web marketing sempre a braccetto, ma noi, facciamo un retrofont e andiamo a “pescare” chi pubblica in modo semi indipendente senza un connotato preciso di promozione del proprio manoscritto in ottica digital, dunque “old classic style”, et voilà, possiamo cominciare!

marco vagnozziTi alzi dal letto e scrivi un libro, ok… ehm, perché? Super ispirazione o voglia di diventare ricco e famoso?

Ho una lunga esperienza con la scrittura, per quasi dieci anni ho curato saggi, scritto libri in ambito pedagogico, sociologico e filosofico, per me dedicarmi ad un romanzo è sempre stato un sogno, fino a poco tempo fa inespresso. L’ispirazione ha fatto la parte del leone, volevo trattare un tema horror in maniera più snella ed avvincente; per la verità avevo già scritto qualche articolo, pubblicato su web magazine come ad esempio Kultural, sulla figura dello zombie, che per me resta molto evocativa e simbolica dei tempi attuali. Sono un grande appassionato di questo genere, specialmente al cinema, per cui non è stato difficile farmi venire l’ispirazione per la mia storia.
Non ho, invece, particolari aspirazioni a diventare ricco e famoso, o per lo meno, non con un libro, in un Paese dove si scrive tanto e si legge mediamente poco..

Poi un romanzo e non un saggio…  

Come spiegavo prima, la saggistica è sempre stata il mio campo. Leggo molto in questo ambito, mentre mi appassionano meno i romanzi, o quanto meno sono più selettivo e diffidente. Ho qualche autore di riferimento, mi piacciono alcuni classici, ma se devo prendere la lettura come un’attività di riflessione scelgo sempre la saggistica.

Da autore, invece, il romanzo permette di trattare le stesse tematiche ampliando il raggio d’azione, volando con la fantasia, costruendo personaggi che trasmettano lo stesso messaggio delle pagine di un testo di filosofia, di sociologia, di analisi della contemporaneità, ma in modo più sfumato: ad esempio, nascondendo i significati tra le righe di un dialogo, nel pensiero del protagonista, nelle descrizioni dei luoghi e di come cambiano col tempo. Personalmente trovo che oggi molta narrativa riesca ad affrontare tematiche attuali molto meglio di certa saggistica, che forse ha un po’ esaurito gli argomenti e risulta ridondante. Raccontare storie è qualcosa di diverso, si lascia anche più spazio alle diverse interpretazioni del lettore, che potrà immedesimarsi in ciò che viene narrato e legarlo al proprio punto di vista.  

versione eBook quando? se ci sarà…

Per il momento non ho pensato all’ eBook, un po’ perché la casa editrice alla quale mi sono rivolto ha un approccio abbastanza tradizionale, il che a mio parere è un punto di forza. Faccio molta fatica ad aderire completamente al modello eBook, il cartaceo mi piace davvero molto, amo riempire gli spazi vuoti anche in casa con nuovi scaffali di libri! Tutto questo senza nessuna preclusione per i nuovi media e la comunicazione digitale, che anzi considero fondamentale anche in un’ottica promozionale del libro.

Passiamo alla promozione del libro, tema caldo qui su Effettoundici:  pur restando sotto l’egida di un approccio classico alla promozione, quali gli strumenti digitali che utilizzi? Se li utilizzi… che rapporto hai con il tuo editore?

Inevitabilmente, lo strumento digitale diviene un canale preferenziale per raggiungere più pubblico, almeno potenzialmente. Uso molto Facebook per la creazione degli eventi legati al libro, che organizzo sia in maniera autonoma, sia in collaborazione con l’editore: mi riferisco alla partecipazione alle fiere, alle presentazioni, ai firma-copie, agli eventi informali sul mio territorio ed anche fuori della Liguria. Alla funzione della creazione eventi con Facebook però unisco il passaparola, che rimane una forma di auto-promozione altrettanto efficace, se non più redditizia. Ultimamente sto adoperando molto Instagram, penso sia indispensabile riuscire a parlare anche per immagini, ed in effetti questa applicazione mi ha permesso nelle ultime settimane di attirare l’interesse di vari photo-blog e profili che si occupano di letteratura, senza troppe distinzioni di genere. Mi sono guadagnato qualche recensione e qualche “storia” proprio su Instagram. Uso meno Twitter, se non appunto in occasione di particolari eventi o momenti promozionali del libro.

Con l’editore, Ensemble, mi sento con una discreta frequenza, sia per verificare l’andamento delle vendite sia soprattutto per discutere di nuove iniziative. Ho trovato veramente delle persone competenti in materia, animate da entusiasmo ed appassionate del proprio lavoro.

Sito di accompagnamento e libro insieme, che ne pensi? Oppure… blog costantemente aggiornato dall’autore, magari con spunti e rivisitazione di alcuni capitoli + promozione del libro integrata? Futuro o minestra riscaldata?

Potrebbe essere un’idea. Per ora sto utilizzando le mie due pagine Facebook, quella omonima del libro (La Riviera dei Morti Viventi) e quella in cui segnalo tutte le mie pubblicazioni (Libri, articoli e saggi di Marco Vagnozzi). Più che ad un sito dedicato al romanzo, sto pensando ad uno spazio di auto-promozione al di là dei social, dove diffondere in senso lato tutto ciò che riguarda la mia passione per la scrittura, che spero di riuscire a coltivare anche negli anni a venire.

stessa domanda con pagina Facebook, magari video futuristici di te che narri qualche capitolo…  postati su Youtube, su Instagram, forse ora stiamo anche delirando… 

Come dicevo prima, la pagina Facebook  è già attiva e comprende un piccolo video di presentazione del libro, una sorta di micro-recensione dei temi principali. Sul mio canale Youtube in passato avevo inserito dei filmati, soprattutto per il mio precedente libro, “Emancipazione della ragione”, scritto insieme a Fabio Ivan Pigola, e conto di riutilizzare questo mezzo anche per aggiungere qualcosa riguardante il romanzo. Il video è un mezzo espressivo che non può essere ignorato, proprio come l’immagine. Su Instagram per il momento mi sono limitato alle foto o alla condivisione delle locandine degli eventi, e mi pare che la cosa stia funzionando bene. Ne terrò conto prossimamente, per ampliare il bacino d’utenza dei lettori.
Quanto alla narrazione dei capitoli, può essere un’idea, anche se mi piace procedere per “pillole” del romanzo, qualcosa che serva a darne un’impressione generale senza rivelare troppo. Anche alle presentazioni dico sempre pochissimo della trama, e chiedo ai relatori di fare altrettanto. Lo “spoiler” è molto sgradito già allo spettatore di una serie tv, figuriamoci a chi decide di leggere un libro misurandosi con una storia piuttosto avvincente e intricata come quella che ho scelto di raccontare io. Tuttavia ci sono parti del mio libro che si prestano molto ad evocarne l’atmosfera, il background, e spesso mi piace trasmetterle anche nei diversi eventi, quindi perché non farlo con un video online?