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Scalabile” ma quante volte sentiamo dire questa “parola” nel magico mondo del marketing e del business?… tante, tantissime volte. A volte la sentiamo citare in maniera opinata, altre volte assolutamente in modo errato. Capiamo bene insieme cosa significa “scalabilità” e quando un business è scalabile

scalabilità

Definizione di business scalabile

Un business scalabile è quel tipo di business che è in grado di espandersi senza dover incontrare particolari limiti intrinseci in alcune risorse. Ok, non troppo chiara questa definizione anche se corretta ed essenziale…  procediamo con ordine e vediamo di capire bene il concetto.

Un business scalabile è fondamentalmente quel tipo di business che con un costo fisso (non molto alto) che è tot, + un costo variabile che “varia di poco” ti permette di avere un ritorno dell’investimento oltre il 50%/100%/200%/300% ecc, in rapporto all’ammontare di capitale investito nelle risorse economiche, umane e strutturali, impiegate appunto per produrre redditività.

scalability

Business scalabile, esempio pratico

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Un business online o connesso comunque alla new economy spesso e volentieri è di natura scalabile.

Ecco un esempio pratico.

Sito blog che vende prodotti di terzi in affiliazione tramite Campagne Facebook ADS. Ipotizziamo che tutto venga fatto tramite Facebook ADS, e ipotizziamo che l’imprenditore in questione “al primo giro”, investendo 2 riesce a portare a ROI 4 – tutto questo semplicemente con l’attivazione di una campagna Facebook ADS, dunque senza l’aggiunta di sanguinosi CF e altri CV di una certa importanza –  al secondo giro si ritrova ad investire 2,1 e a guadagnare 5,5 (per effetto di un miglioramento delle campagne)… al terzo giro, il nostro amico imprenditore decide di investire 2,9 e guadagna 7,9…. morale della favola:

  • per raggiungere questi risultati non ha dovuto assumere personale e dunque non ha dovuto sostenere diversi costi fissi peraltro alti
  • ha creato un modello di campagna replicabile con una piccola variazione di Costo Variabile
  • ha creato una struttura super flessibile, una semplice campagna Facebook ADS!

Sì con la tecnologia di oggi tutto è possibile, ok senza esagerare però.

E’ chiaro che se il nostro amico imprenditore volesse raggiungere ROI molto più alti, di sicuro dovrà investire nel personale (e per fortuna) in risorse di vario tipo aumentando dunque i costi ma rispettando sempre un divario enorme tra ritorno dell’investimento e target cost aziendale. Questo è un business scalabile.

Business non scalabile

Ho un panificio, incasso 400 e ho spese per 200.

OK, sto guadagnando, mi viene in mente che potrei aprirne un altro di panificio non molto lontano dal mio punto vendita. Direi che è inutile andare avanti vero?

Immaginate l’alto rischio di spostarsi in un nuovo quartiere e inoltre l’alto costo relativo all’assunzione di altri dipendenti e dunque di un nuovo locale da affittare, in pratica rischierei investendo 400 (con due negozi) di manco raggiungere 500 di ROI!

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Quando un business ha ingenti CF, oppure è difficilmente controllabile, è carente di tecnologia ed è molto “custom” (lo vediamo dopo cosa vuol dire) difficilmente è scalabile, anzi non lo è proprio in alcuni casi.

E’ anche vero che dipende molto dal settore, ci sono molte situazioni di mezzo. Immaginate la formazione in aula, è vero, è costoso avere tanti corsi per una scuola: tanti insegnanti, tante aule da affittare ecc. Ma qui dipende molto da quanti studenti frequentano le aule, e quanto sono grandi le aule.

Se la scuola, a parità di un costo fisso ha 10 studenti in aula e il giorno dopo a parità di identico costo fisso ha 50 studenti in aula, le cose cambiano e di molto…

insomma ogni business, ogni settore ha un profilo di scalabilità comunque a sé stante…

I modelli più a rischio di non scalabilità per ovvie ragioni sono quelli che si basano sulla vendita ad ore delle prestazioni del personale, pertanto alcuni tipi consulenza/agenzia che offrono spesso e volentieri servizi altamente customizzati e poi chi deve sostenere alti, e anzi a volte altissimi costi fissi, non tanto per iniziare ma per espandersi.

Proprietà di un business scalabile

Un business scalabile in realtà possiede caratteristiche molto ma molto più “particolari” di quanto appena detto.  Un’attività d’impresa non la possiamo definire scalabile soltanto in termini economici, dunque con un ridottissimo CF e con un ridotto CV. Un business scalabile è anche e soprattutto:

  • tipicamente replicabile
  • è rappresentato da una tecnologia flessibile e dinamica che consente la gestione di un aumento del carico di lavoro o l’aggiunta di nuove funzionalità in maniera del tutto “easy”
  • ha una tecnologia di rilievo alle spalle capace di succhiare dati rendendo l’analisi di questi ultimi facile e proficua per l’imprenditore. I dati stessi diventano “la metratura” della crescita dell’impresa.

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I business scalabili non sono mai custom

Una cosa che abbiamo imparato qui in Effettoundici, è che la maggior parte (direi anche tutti senza problemi) dei business che hanno una fortissima componente personale sono difficilmente scalabili, peggio ancora se per renderli efficaci ci vogliono ore e ore di lavoro delle persone che lavorano all’interno dell’azienda

Esempio tipico, il business di agenzia, creativa, di digital marketing, di consulenza ecc, insomma un nucleo di persone che mette a disposizione di altre aziende le proprie competenze tecnico-intellettuali… ecco questo business oltre che complicato, non è affatto “facilmente”scalabile!

 

 

“Un b2b di agenzia” prevede un rapporto tra agenzia e cliente di tipo sartoriale. Il cliente è la fonte di reddito assoluta dell’agenzia, inoltre la maggior parte di questi clienti sono entrati in contatto con “l’agente” mediante rapporti personali pregressi o passaparola; in pratica il legame in sé è molto personale (da non confondere infatti con altri tipi di consulenza di nicchia dove tutto dipende dalla rilevanza della nicchia acquisita dal consulente di turno e dal posizionamento che quest’ultimo, tramite il suo brand, ha sul mercato).

Inoltre nel caso dell’agenzia che fa servizi B2b, la situazione diventa ancor meno scalabile quando, l’arrivo di un nuovo cliente (e i suoi “capricci” + i contrattempi tipici di un servizio sartoriale B2b, chi ha lavorato in un’agenzia sa bene cosa intendiamo) 🙂 rende il tutto dannatamente complicato e anti economico. Perché accade questo?

  • ci vogliono più persone per assistere il cliente che è appena arrivato, aumento del CF
  • il business prevede un modello custom, in prima linea vi è il valore della persona, dal CEO fino all’ultimo degli impiegati dell’agenzia. Tutti servono a tenere le redini del cliente.
  • Flessibilità poca o forse troppa in certi casi. Non esistono “copioni in agenzia da recitare”, quando un cliente va via e ne entra un altro, di solito il rapporto che si instaura muta proprio perché si cerca sempre di accontentare il cliente e dunque di plasmarsi alla personalità stessa del cliente.

Tutto ciò per dire che la customizzazione di un servizio/prodotto è nemica della scalabilità: più creo business molto propensi ad un concetto di servizio personalizzato e molto meno ho probabilità di aderire al concetto di scalability, dunque di un modello di business altamente scalabile, termine che oggi fra grandi e piccini riscuote un esasperato successo ;).

Concludiamo dicendo che come in tutte le cose della vita o quasi, non esiste una verità assoluta. Le eccezioni confermano spesso la regola e forse per fortuna. Vi ricordate McDonald’s? Non era facile “scalarlo”, un leggendario business man come il suo founder Ray Kroc c’è riuscito scrivendo una delle storie più incredibili dell’imprenditoria a livello internazionale.

Approfondimenti: Scalabilità: termine super abusato, sfatiamo alcuni assurdi tabù con la “storia del pane di Tizio”

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