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Ci sono mercati dove si può “spaccare di brutto” e mercati dove al massimo si può creare un oceano piccolo (anche se molto blu), un mini oceano di nicchia. Vediamo insieme cosa può voler dire quanto appena detto e perché talvolta ha senso eccome immergersi in un “mercato rosso” ricco di pescecani ma indubbiamente anche ricco di opportunità. Procediamo con ordine.

Hai un business che è la nicchia della nicchia

Sì ce l’hai e ti sei già un po’ stufato, ok. Sei ormai il primo in Italia che vende “cactus rosa” e anche li produci, in breve tempo hai ottenuto il 79% della quota mercato nazionale… tutto bellissimo, “peccato che a voler usare i cactus rosa” non sono più di 1000 persone in tutto il paese e tra un’azione e l’altra di upselling e crosselling hai tristemente capito che più di 100/120.000 euro l’anno non li puoi fare, ma non perché tu non abbia reso la tua struttura fluida e scalabile (ecco vi prego non cominciamo con sto termine…) ma perché è proprio il mercato che è ridotto… che fare a sto punto?

Business comune a molti ma con prezzi concorrenziali

A questo punto, è legittimo e logico ricordare che esistono mari sconfinati ricchi di opportunità, proprio perché in quei mari la domanda è florida e robusta. Pensate davvero a tutto il comparto ristorazione o cosmetica, formazione oppure bevande di vario tipo, b2C di elevatissima portata c’è poco da dire che nascondono grosse opportunità per chi al proprio interno si scava la giusta nicchia toccando gli angles mentali del consumatore più acuti ed opportuni…

giusto prezzo

Giusto prezzo

Ma se c’è una cosa che rende ricco chi fa impresa è il giusto prezzo. Sì il pricing, come elemento marketing di grande caratura e se non altro, come mezzo preziosissimo di posizionamento del proprio brand. Se riesci a produrre un ottimo servizio a buon prezzo, ovviamente un po’ diverso dagli altri, oltre che posizionarti a grande velocità fortifichi molto più agilmente il tuo posizionamento, già, quando il target cost (costi fissi e variabili della tua azienda) è basso è possibile a quel punto rendere rocciosissimo il proprio servizio/prodotto in rapporto alla concorrenza.

Guardate il caso di BlablaCar, il servizio è valido, non costa molto, e peraltro chi è che offre “viaggi con privati in macchina”? Solamente BlablaCar, ma attenzione, non è dunque soltanto l’idea originale, l’esserci arrivati prima, ma è proprio il prezzo di BlaBlaCar a fare la differenza: estremamente competitivo se si considerano ad esempio i treni italiani, concorrenti diretti dell’app. Sì è proprio il prezzo di BlaBlaCar uno degli ingredienti del suo successo, una miccia che ha scatenato le masse facendo scalare l’azienda. Lo stesso lo si può dire di Airbnb, tanto per citare alcune aziende che hanno migliaia di clienti e che producono fatturati importantissimi.

Airbnb e Blablacar operano in mercati tortuosi, complessi e pieni di “pescecani”, ma ce l’hanno fatta. Hotelleria e trasporti non sono mercati semplici, le domande di mercato qui sono davvero abbondanti, sono rigogliose e super floride parliamo di mercati che valgono milioni e milioni di euro…  e l’ingegno di queste due aziende qual è stato?

Quello di trovare un modo veramente originale di offrire il medesimo servizio di altri player agli stessi clienti target però facendolo in modo diverso, dunque trovando un posizionamento nell’offerta grazie ad un assetto tecnologico interessante e per merito di una comunicazione davvero originale e caparbia, e non solo, trovando un giusto prezzo nell’offerta, un giusto prezzo capace di sfondare e di attrarre in maniera totale l’appetito delle masse.