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Abbiamo già parlato di vendita di siti così come di vendita di domini nel nostro blog, una tematica molto calda che oggi andiamo ad affrontare in modo diverso dalla volta scorsa ma pur sempre in relazione ad un nuovo modo di fare business che si sta affermando nel mondo del digital marketing, appunto quello della vendita di siti web e domini, ceduti il più delle volte proprio come set up di progetti di affiliazione.

Vendere un sito web pronto per diventare un ottimo progetto di nicchia in ambito affiliate SEO (e non solo)

Cosa vogliamo intendere con quanto detto poc’anzi? Quanto tempo ci si mette ad avviare un nuovo progetto di affiliate marketing lato SEO? Non poco tempo, la stesura dei contenuti richiede tempo, dedizione e la giusta qualità. Avete tutto questo tempo? Alcuni hanno questo tempo, altre persone semplicemente non ce l’hanno… , ed è per questo che da un po’ di anni a questa parte si è affermata sempre di più anche in Italia la tendenza a vendere siti “interamente setappati” per diventare dei progetti verticali in ambito SEO affiliate.

Quali sono i siti che vengono venduti di solito in Italia?

Eccoci, punto cruciale della faccenda, quali sono questi “benedetti siti web” che vengono venduti all’interno di marketplace dedicati alla vendita di siti e domini così come tramite gruppi Facebook che sono nati con questo preciso scopo:

  • siti che non hanno una rendita ma delle prospettive di un certo tipo (nome dominio interessante inteso come “chiave secca” molto corposa, ottima qualità dei contenuti, posizionamenti SEO di un certo tipo che se ancora un po’ migliorati possono fare la differenza… )
  • siti che i proprietari non hanno più tempo di gestire (qui dentro c’è di tutto, anche molta spazzatura…)

Considerate cari lettori effettivi che nessuno oggi si sbarazza di una “rendita passiva” con una certa leggerezza: chi guadagna in ambito SEO affiliate, soprattutto se addetto ai lavori, intorno alle 500/1000 euro al mese sa benissimo che può farne altri di siti di questo tipo e iniziare a fare a meno dei Clienti che spesso rompono i c……..i,  un sogno per molti marketers che operano in questo settore!

Modelli di business del sito che solitamente viene venuto

Stiamo parlando di siti web che sono stati pianificati per vivere di:

*salvo numerose eccezioni, non mancano ad esempio mini progetti in ambito turismo, o comunque siti che vendono consulenze, formazione ecc.

Come vendere un sito: chi sono i compratori di siti web?

I compratori sono aziende, imprenditori, web agencies che hanno intenzione di realizzare un network di affiliazione e non hanno tempo di setappare un sito, dunque creare la prima “crosta” di contenuti (da 20/30 fino a 100 contenuti di una lunghezza di non meno di 300 parole l’uno, diciamo che 300 parole è il minimo per poter vendere un sito web appena avviato, meglio se tra questi, sono state create guide lunghe di 2000/3000 parole ciascuna).

vendere un sito

Cosa cercano i compratori?

I compratori di siti web cercano la qualità dei contenuti, la qualità della chiave secca nel dominio e un numero sufficiente di visite. I compratori, quelli più raffinati sono molto attenti che i contenuti dei siti che andranno a comprare siano interamente inediti, scritti da redattori comunque esperti di SEO Copywriting.

Costo di un sito “setappato” ad hoc per un progetto Affiliate SEO (quando è roba veramente buona!)

Come si diceva prima, quando si raggiungono le 50/150 visitatori unici al giorno, e la mole dei contenuti è cresciuta ben oltre le 20/30 unità, il nostro sito è maturo per essere venduto (fermo restando che almeno nella prima pagina di Google ci siano parole chiave di un certo livello, dalle 1200/1500 ricerche mensili in su, tra cui almeno 5/6 keywords transazionali posizionate in prima pagina).

Un sito di questo tipo,  come appena descritto, se possiede all’incirca 50/100 contenuti, in una nicchia profittevole, tipo finanza, non vale meno di 1000/1500€ + IVA!

Il business della compravendita di siti e domini è in netta evoluzione e in netta crescita anche in Italia, niente a che vedere con il floridissimo mercato estero che abbiamo già avuto modo di mostrarvi quando parlavamo di Flippa.com, in sostanza il sito/marketplace più sviluppato al mondo per vendere siti web, ma qualcosa si sta muovendo anche qui… staremo a vedere.

Dove vendere un sito web in Italia?

Se volessimo vendere un sito web in italia (e attenzione non un dominio!) parliamo di un sito, realizzato appunto per diventare una piccola rendita passiva e quindi con un modello di business connesso all’affiliazione come poc’anzi spiegato, ecco che i luoghi a nostro avviso migliori dove fare tutto questo sono dei veri e propri “mercatini” nati su Facebook: gruppi, pagine e quant’altro. Qui sotto vi segnaliamo i canali più attivi:

Fatti di Guest Post e Link building 

Guest post e link building

Compro / Vendo Domini e Siti Web

I primi due, sono di fatto dei veri e propri Gruppi Facebook dove ci si scambia link, e si fanno azioni di link building oltre che di compravendita di siti web, l’ultimo è uno dei marketplace di rifermento in Italia, dove appunto sempre su Facebook è possibile trovare un acquirente del nostro sito.

Come vendere un sito: questioni tecniche e modello di business

Passiamo al lato pratico. Ora che avete capito che esiste un mercato vero e proprio, in sostanza una sorta di “trading di siti web di piccole dimensioni”, che tutto sommato funziona anche in Italia. Vediamo insieme come strutturare questo tipo di business.

Partiamo da un piccolo presupposto: vendere un sito non è semplicissimo, i connotati per cui un sito può essere venduto sono stati già spiegati piuttosto esaurientemente all’interno di questa mini guida: vogliamo comunque puntualizzare che, secondo alcuni accorgimenti, non è assolutamente impossibile strutturare un micro business/side project di questo tipo, specie se si è già titolari di una digital agency/web agency. Anzi, siamo di fronte ad un ottimo business di accompagnamento che p

Margini, Volumi e Sruttura del business vendere siti web

A nostro modesto parere, peraltro, vendere siti è molto più conveniente che vendere domini, almeno in Italia. Se è vero che ci sono tutta una serie di parametri determinanti per rendere il prodotto appetibile sul mercato, e quindi le competenze SEO devono essere ben chiare e assolutamente di un certo livello per avviare questo genere di business, è anche vero che in Italia vi è una maggiore percezione di valore di acquisto quando si approccia alla compravendita di un sito piuttosto che di un dominio. Nel senso, il trading dei domini è molto più una “roba britannica”, salvo rare e importanti eccezioni.

In secondo luogo vendere siti web è un business molto più organizzato e organizzabile che vendere domini. Nel senso, possiamo strutturare da 0 un business di questo tipo e cominciare a fare delle proiezioni abbastanza logiche e nserire dei KPI facilmente controllabili durante l’andamento delle nostre operazioni e nemmeno poi così impossibili da raggiungere se appunto vengono effettuare le giuste mosse ab origine.

Facciamo un esempio pratico

Quanto costa un dominio e la manutenzione di un sito web? Ci sono provider e provider in giro per il web, noi ci siamo trovati bene con Serverplan, che tramite dei piani di reselling ti mette in condizione, grazie ad un canone fisso annuale, di poter avere al proprio interno un bacino di siti non indifferente. Noi siamo riusciti a contenerne una ventina, e pensate dunque il risparmio se la media costo manutenzione è di 30/40 euro l’anno a hosting x sito più su tutti i provider presenti sul mercato italiano.

Altra considerazione da fare è dunque l’acquisto del dominio in sé, siamo in media tra i 5 e i 15 euro in giro per il web. Ok, facciamo un rapido calcolo, ogni sito che vorremmo creare, se ce lo teniamo un anno in “gestazione”, pertanto il necessario che il sito diventi bello maturo con keywords interessanti in prima pagina di Google o comunque con un traffico decente che ci permette di vendere un sito come prima specificato, ecco che si aggira intorno alle 50 euro l’anno.

Se in un anno decidiamo di vendere 5 siti con i connotati di cui sopra, abbiamo un costo fisso di 250 euro. Un sito minimamente decente, e davvero minimamente decente si intende appunto capace di rispettare i parametri appena visti in precedenza:

  • minimo di traffico organico > 10/20 giorno
  • nicchia interessante per affiliazioni Amazon oppure AdSense
  • una serie di keyword transazionali ben posizionate in prima pagina (dalle 2 alle 5/6)

Ecco, un sito così non lo si vende a meno di 250/300 euro + IVA! Capite che i margini esistono, e sono significativi in questo settore!

Come creare questo “sito decente”

Fondamentale è la ricerca di un dominio appetibile sul quale “posarci” poi tutto il nostro sito,  successivamente ci vogliono almeno una ventina di contenuti belli inediti e freschi! Negli anni, grazie alla nostra academy di SEO Copywriting, abbiamo creato siti ad hoc mediante schemi ben precisi. Uno su tutti, la teoria a SILOS di Bruce Clay.

L’immagine che vedete qui sopra riporta la progettazione di questo sito  www.stufeapelletprezzi.it

Come vedete, basta essere ordinati, incolonnare bene le parole chiavi transazionali,  informazionali e le navigazionali all’interno di una categoria univoca e fare della link building interna sensata: ovverosia linkare tutti gli articoli che hanno in capo una informazionale alle pagine “transazionali” più sensibili. In poco tempo, il sito dovrebbe crescere e diventare dunque accettabile… accettabile per noi che facciamo trading di siti si intende, e quindi arrivare ad un valore di mercato minimo di 250/300 euro, pertanto 5/6 volte il CF di un singolo sito!

Se volete vendere tanti siti, e soprattutto in continuazione, certo questo è il parametro minimo su cui basarsi (è ovvio che siti di altra portata, con un altissimo. numero di contenuti e di pagine viste al mese possono valere migliaia di euro, ma non è il luogo giusto dove affrontare questo genere di situazioni, qui parliamo di un business che si basa sulla creazione e la compravendita dura e pura di siti, punto e stop, anzi, questa strategia, e lo diciamo subito, non porta alla creazione di questo genere di siti, che hanno una gestione molto più lunga e vengono comunque creati diversamente.

Come vendere un sito: costruire i testi con Chat GPT accelera enormemente il nostro lavoro

Se prima creare un sito web di 20/30 pagine con tutti i crismi del caso in ottica SEO poteva essere comunque uno sforzo non da poco, ecco che oggi grazie a Chat GPT è tutto molto più facile, più agevole, più rapido. Possiamo infatti addestrare il nostro Chat GPT come un vero e proprio SEO Copywriter che lavora per noi sotto la nostra guida!

Non vi aspettate che il Chat faccia tutto da solo, ma quasi, nel senso, sarete voi ad inserire ogni singolo contenuto all’interno del pannello WP del vostro sito: in pratica non dovrete più sforzarvi di crearli  da 0, il Chat è bravissimo a costruire delle basi di contenuto che noi umani possiamo rimodellare in ottica SEO e non solo. Detto ciò, il Chat appunto se ben addestrato, è comunque in grado di lavorare come un SEO Copy Assistant, dai un occhiata al nostro percorso formativo su Chat GPT e scopri cosa possiamo fare per te e per la tua azienda.

Vendere un sito web: il giusto “annuncio” per il “giusto canale”

come vendere un sito

L’immagine che vedete qui sopra, chiarisce come deve essere un annuncio ottimale se vogliamo vendere un sito web all’interno dei gruppi FB poc’anzi segnalati. Noi di solito, anche per non ricevere troppi messaggi di interesse (sì le persone vi contatteranno in privato e di solito in gran numero!), preferiamo pubblicare contestualmente un annuncio alla volta su un gruppo FB e su un marketplace. Due sono gli aspetti importanti quando si analizza un annuncio di vendita:

  • esposizione immediata del prezzo
  • specificare di essere contattati in privato
  • nell’immagine inserire i posizionamenti SEO più rilevanti

Come vendere un sito: la procedura tecnica di vendita

Concludiamo questa guida con la procedura tecnica di vendita di un sito. All’apparenza può sembrare complesso per chi non è un tecnico del mestiere vendere un sito, in realtà si fa tutto molto semplicemente. L’importante è seguire questi passaggi onde evitare di incappare in fregature o in inconvenienti tecnici che possono pregiudicare l’esito dell’operazione:

  • l’acquirente, previo contratto firmato deve pagare il venditore
  • il venditore una volta incassata la cifra pattuita rilascia l’admin del sito in mano all’acquirente
  • l’acquirente fa una copia in locale del sito del venditore
  • il venditore trasferisce l’authcode (la paternalità del dominio) in capo all’acquirente
  • l’acquirente registra l’authcode intestato a suo nome presso un provider di riferimento.

Contattaci se hai intenzione di comprare o vendere un sito web, noi di Effettoundici possiamo realizzare set up di siti pronti per progetti di Affiliazione oppure venderti un siti web pronto all’uso

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